Chi l’ha detto che i grandi tesori sono racchiusi in pesanti forzieri colmi di monete d’oro o sono nascosti in accessibili caveau? Non sempre un bene prezioso è materiale solido, sebbene la brillantezza e la luminosità siano delle caratteristiche che spesso accomunano gli elementi di pregio. Così è per il Gruppo San Pellegrino che prende il proprio nome dall’omonimo stabilimento termale in provincia di Brescia, quando nel 1899 inizia ad imbottigliare l’acqua che sgorga ai piedi delle Alpi in Valle Brembana, sorgente conosciuta già nel 1700 quando vennero costruite strutture per ospitare la nobiltà europea attratta dai benefici fisici di questa fonte. Un percorso che ha visto negli anni l’introduzione di nuovi marchi come Levissima, Acqua Panna, l’aranciata San Pellegrino, il Chinotto ed altre bevande fino a raggiungere lo storico traguardo di 1 miliardo di bottiglie vendute nel 2010.